L'immersione in saturazione.
La tecnica di immersione in saturazione è stata sviluppata negli anni 50 del secolo scorso, allo scopo di allungare le immersioni, prevenendo nel contempo la tossicità del ossigeno e la narcosi d'azoto .
A questo scopo la pressione parziale di ossigeno e'mantenuta ad un livello poco superiore a quella dell aria a livello del mare, mentre l'azoto viene sostituito con altri gas inerti quali elio, neon, idrogeno.
Nelle immersioni in saturazione, il sub soggiorna in un sistema iperbarico, e da una nave appoggio o da una piattaforma viene calato , attraverso una campana, alla profondità desiderata. Nel sistema iperbatico egli respira una miscela gassosa alla pressione corrispondente a quella che si riscontra alla profondità a cui deve effettuare l immersione .
Dopo 24 ore all interno del sistema iperbarico, il corpo del sommozzatore si satura dei gas disciolti nella miscela respirata . In pratica viene raggiunto l'equilibrio tra le pressioni parziali dei gas nell'atmosfera e nell'organismo . A quel punto il sommozzatore può immergersi in mare a più riprese e per vari giorni senza necessità di seguire procedure decompressive . In questo modo è stato possibile portare uomini ad operare oltre i 700 metri di profondità La decompressione viene effettuata solo al momento della risalita in superficie . La procedura di decompressione è indipendente dalla durata del soggiorno in profondità , in quanto nei soggetti saturi non vi è più scambio di gas tra ambiente e organismo.La decompressione avviene alla velocità di 30 atmosfere ogni 24 ore .